I cugini di campagna… americani! 19


Quante volte avete sognato di scorrazzare per le campagne americane e fare acrobazie a bordo del Generale Lee? A me è successo qualche volta ed è per questo che quando, di recente, ho condiviso la foto dei protagonisti di questo telefilm, mi è tornata voglia di parlarne un po’.

Il telefilm vintage in questione è Hazzard, che dal 1979 è stato mandato in onda senza sosta per ben sette stagioni, e per chi non l’avesse mai visto, la trama è piuttosto semplice.

Non provate a cercare la contea di Hazzard su Google Maps — non esiste!

Non provate a cercare la contea di Hazzard su Google Maps — non esiste!

Ogni puntata è ambientata sempre e immancabilmente nella contea di Hazzard situata nello Stato della Georgia. I protagonisti, anche questi sempre gli stessi, sono i cugini Bo e Luke, la cugina acquisita Daisy e lo zio di tutti e tre Jesse. A loro si contrappongono le forze dell’ordine, capitanate da Jefferson Davis Hogg, il signorotto locale, che viene chiamato spesso “Boss”, e formate dallo sceriffo Rosco ed ai vice sceriffi Enos e Cletus.

Tutto qui? Quasi.

Fanno cose, incontrano gente.

Fanno cose, incontrano gente.

In primo luogo, i protagonisti non fanno mai nulla tranne che andare in giro per le campagne sulla loro automobile personalizzata, anche perché sono in libertà condizionata per esser stati pizzicati a smerciare alcool di contrabbando dello stesso zio. In secondo luogo, questo continuo girovagare fa sì che incontrino sempre qualcuno che ha bisogno di aiuto. In terzo luogo, questi di solito ha qualche conto in sospeso con Boss Hogg, e il cerchio si chiude.

Un po ' imbranato il personaggio di Rosco (sulla destra).

Un po’ imbranato il personaggio di Rosco (sulla destra).

La conclusione? In ogni episodio lo sceriffo Rosco torna a piedi dopo aver distrutto la sua auto in una pozza di fango, chi ha chiesto aiuto ai cugini l’ottiene, e tutti ridono. Insomma, non si tratta di certo di un telefilm basato sulla trama, ma del resto la maggior parte delle produzioni degli anni ’80 era fatta per divertirsi e non per riflettere! Spensieratezza e umorismo erano le parole chiave, e infatti questo telefilm si vede giusto per divertirsi un po’.

Ovviamente, il pezzo forte era l’automobile, quasi un altro attore.

Era una Dodge Charger Road & Track del 1969, arancio chiaro, una protezione contro i cappottamenti all’interno dell’abitacolo, una antenna da radioamatore sul retro, le bandiere incrociate delle corse di Indianapolis e due enormi numeri 01 sulle fiancate.

Il tutto condito dalla bandiera degli Stati Confederati d’America, che in verità oggi non è molto popolare negli States perché sinonimo di razzismo, dipinta sul tetto e un clacson che suonava le prime note della canzone “Dixie”… che dire poi del fatto che le porte erano saldate allo chassis? Questo imponeva ai protagonisti delle manovre da contorsionisti per entrare e guidarla!

I vecchi cugini erano più...  country!

I vecchi cugini sono più… country!

Se si cerca un po’ in giro per internet, si scoprono delle curiosità interessanti su questo telefilm.

Ad esempio, pochi sanno che gli attori Tom Wopat (che interpretava il cugino Luke) e John Schneider (il cugino Bo), nella quinta serie, abbandonano entrambi il telefilm perché non ritenevano giusto il modo in cui i produttori ripartivano i (lauti) guadagni dalla vendita del merchandising.

Li lasciarono andare solo per richiamarli di corsa dal diciannovesimo episodio della serie, a causa del calo degli ascolti. Durante la loro assenza, prenderanno il loro posto Byron Cherry (Coy Duke) e Christopher Mayer (Vance Duke), che tuttavia non riusciranno a prendere il posto dei “vecchi” cugini.

Con pochi soldi in tasca, Rosco è costretto a collaborare con Boss Hogg

Con pochi soldi in tasca, Rosco è costretto a collaborare con Boss Hogg

Lo stesso James Best (che interpreta lo sceriffo Rosco) ha un carattere che, nel corso delle prime puntate della serie, cambierà moltissimo.

Infatti, a differenza di come sarà poi reso, non è né buffo né stupido ma costretto a comportarsi in modo disonesto a causa della perdita della pensione. Questa vicenda, che viene raccontata in uno dei primissimi episodi, sarà poi dimenticata dagli sceneggiatori nel corso della serie, relegando l’attore a un ruolo comico.

Un attore di teatro prestato ai telefilm!

Un attore di teatro prestato ai telefilm!


La vera sorpresa, però, l’abbiamo con Sorrell Booke (Boss Hogg). Attore di alta formazione, di buon carattere e amato da tutti, arrivò a imbottirsi e a mangiare davvero fegato crudo per calarsi nella malvagità del personaggio che interpretava. Tuttavia, nel suo contratto pose delle condizioni molto importanti: che il suo personaggio non avrebbe mai ucciso o ordinato di uccidere, e neppure trafficato in droga.
L'11 novembre 1978 lo stuntman Craig R. Baxley stabili il record di salto.

L’11 novembre 1978 lo stuntman Craig R. Baxley stabili il record di salto.

Per non parlare dell’automobile: l’11 novembre 1978 lo stuntman Craig R. Baxley durante le riprese stabilì un record di salto utilizzando proprio il “Generale Lee” (ovviamente, una delle sue tante copie visto che ne venivano distrutte almeno una a puntata).

Inoltre, durante i primi cinque episodi della prima serie, girati davvero in Georgia, le auto erano allestite e riparate presso una vicina carrozzeria. Senza auto sostitutive, gli operai lavoravano giorno e notte per ripristinare le auto distrutte durante le riprese del giorno prima!

Se stessa come testiminial: mica male come idea!

Se stessa come testiminial:
mica male come idea!

Un’ultima curiosità.

Negli anni della messa in onda il modo di vestire di Daisy creò una moda “country”, e i suoi short furono chiamati “Daisy Duke Jeans” o “Daisy-Dukes”, e divennero così famosi che uno di loro era in mostra allo Smithsonian a Washington. Fu così che Catherine Bach, l’attrice che interpretava il personaggio di Daisy, venne l’intuizione di fondare un marchio… con se stessa come testimonial!

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Marco Spedaletti

Informazioni su spotlessmind1975

Progettista, analista e sviluppatore, ho ideato e gestito soluzioni innovative per clienti di primaria importanza, privati e istituzionali, utilizzando diverse tecniche e linguaggi di programmazione. Attualmente sono consulente per la stesura di offerte tecniche mirate, e libero professionista orientato alla soluzione di problemi attraverso l’utilizzo dei computer (Software Problem Solver).