Il cervello è un computer?


Premetto che con la parola cervello intendo lo strumento fisico, e non i processi che ivi vi trovano luogo, che in questo contesto definirò mente. Inoltre con la parola computer intendo la cosa più vicina a quello che siamo soliti utilizzare. Detto questo: il cervello è un computer oppure no?

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… non sono convinto del parallelismo tra RAM/dischi e memoria umana …

Parto dal semplice presupposto che è pretesa eccessiva dichiarare di aver compreso le funzioni del cervello: è come pensare che la funzione del fegato sia solo quella di filtrare i rifiuti della circolazione, quando invece è una componente essenziale per la sintesi di molecole vitali all’organismo.

Poi, non sono convinto del parallelismo tra RAM/dischi e memoria umana. Sia l’uno che l’altro sono spazi limitati di memorizzazione discreta e precisa, dove le informazioni memorizzate possono essere recuperate senza perdite… e non è ciò che succede nel cervello, che invece ricorda “a perdita” di particolari, ma la cui capacità non è misurabile.

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… il cervello può tollerare la degradazione ma il computer no …

Un po’ come accade nella memorizzazione olografica basata sull’interferenza ottica, nella quale un danno al cristallo che contiene l’informazione permette di vedere ancora l’informazione, ma degradata (sfumata). Il cervello può tollerare la degradazione ma il computer no, e questo a causa della presenza di algoritmi precisi e deterministici.

In secondo luogo, il cervello non possiede un processore centrale: non è possibile isolarne uno nell’innumerevole schema di connessioni. Si può dire che sia “distribuito” eppure non vi è un “progetto” che garantisca l’optimum nelle connessioni. Ciò implica che o crediamo che le connessioni siano avvenute “a caso” oppure, più realisticamente, possiamo affermare che non vi sia alcun processore.

Io opto per la seconda.

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… anche se cervello e computer utilizzano segnali elettrici, sono di natura diversa …

In terzo luogo, un computer non ha un corpo. Anche escludendo l’effetto di processi non elettrici come l’interazione con ormoni, l’estensione nervosa nel corpo è immensa, l’intestino dispone di un suo sistema nervoso specifico e interdipendente, i “sensori” sono estensioni stesse del sistema nervoso e, infine, il cervelletto ha una complessità maggiore del cervello superiore, tanto che il cervello non potrebbe fisicamente far nulla senza quest’ultimo.

Anche se cervello e computer utilizzano segnali elettrici, sono di natura diversa.

I segnali elettrici in un computer derivano da una differenza di potenziale ai capi dei vari circuiti trasmessa grazie a caratteristiche del materiale semiconduttore. Nel cervello, invece, sono ottenuti grazie a locali differenze di concentrazione chimica. Qual è la differenza? Che il cervello trasmette informazioni anche via elettrica, ma non necessariamente solo quella. Inoltre, la componente chimica è essenziale per la generazione e la trasmissione. Infine, che non ha bisogno di una “batteria” esterna né (sopratutto!) di un progetto chiaro con cui far veicolare tali segnali elettrici, cosa indispensabile con i semiconduttori per evitare cortocircuiti.

io faccio vostri

… io faccio vostri occhi …

La singola cellula sensibile alle frequenze del visibile che compone l’occhio è, di per sé, un piccolo computer molto complesso. E’ in grado di “decidere” (in senso lato) se la luce oppure il colore è valido oppure no, ed evita di saturare il campo visivo di “rumore”. E’ parte integrante dei processi del cervello. La scheda di acquisizione, invece, ha uno spazio di memoria e un processore separato da quello del computer e, a meno che non siano implementati opportuni algoritmi di riduzione del rumore, è “passiva” e separata. Non partecipa all’elaborazione.

In conclusione, il cervello non è un computer: questo perché nessuna parte del cervello “nasce” per svolgere quella particolare funzione, ma vi si trova e interagisce. La memoria è un effetto collaterale della struttura chimica, e così la volontà, la coscienza, la ragione, … se così è, non possiamo definire il cervello un computer per il semplice fatto che un computer esegue qualcosa mentre il cervello “esiste” e basta.

Un po’ come il gioco LIFE.


Marco Spedaletti

Informazioni su spotlessmind1975

Progettista, analista e sviluppatore, ho ideato e gestito soluzioni innovative per clienti di primaria importanza, privati e istituzionali, utilizzando diverse tecniche e linguaggi di programmazione. Attualmente sono consulente per la stesura di offerte tecniche mirate, e libero professionista orientato alla soluzione di problemi attraverso l’utilizzo dei computer (Software Problem Solver).