Siamo nei guai: sindrome cinese a Fukushima? 3


Finalmente la TEPCO ha rivelato i dati relativi alla scansione a distanza tramite muoni (una sorta di “raggi X”), effettuata qualche mese fa. Le conclusioni sono drammatiche.

Durante i primi giorni dopo lo tsunami, c'è stata una esplosione nel reattore, quattro operai sono stati feriti, e la parte superiore dell'edificio secondario di contenimento del reattore è stata spazzata via, lasciando al suo posto lo scheletro di acciaio.

Durante i primi giorni dopo lo tsunami, c’è stata una esplosione nel reattore, quattro operai sono stati feriti, e la parte superiore dell’edificio secondario di contenimento del reattore è stata spazzata via, lasciando al suo posto lo scheletro di acciaio.

Infatti, le autorità giapponesi hanno dovuto finalmente ammettere che il nucleo del primo reattore si è fuso completamente. Le analisi confermano che il materiale fissile nel contenitore alla base del reattore è del tutto assente, perché “colato” attraverso i punti dove il contenitore si è “fuso”.

Diagramma esplicativo ratto dalla relazione ufficiale TEPCO.

Diagramma esplicativo ratto dalla relazione ufficiale TEPCO.

Purtroppo non si tratta di una notizia “fresca”.

Infatti, che il destino dei nuclei dei reattori di Fukushima fosse segnato è un pensiero di molti esperti del settore. Il corium, il risultato della fusione (meltdown) del nocciolo causata da un’incidente nucleare, dopo quattro anni è praticamente scivolato via completamente. Le autorità, da quel giorno, hanno parlato di “nessun meltdown”, poi di un “meltdown parziale” e adesso, finalmente, di un “meltdown completo”.

Immagini della scansione a distanza, tratte dalla relazione ufficiale TEPCO.

Immagini della scansione a distanza, tratte dalla relazione ufficiale TEPCO.

Dov’è finito questo nucleo? Nessuno lo sa.

Intanto, gli altri due reattori (il 2 e il 3) sono stati sottoposti alla medesima analisi, e i risultati non sono stati ancora resi noti. Ad ogni modo, le immagini del primo reattore sono chiare: indicano che la porzione centrale della parte inferiore è assente. Il materiale (metallo altamente radioattivo e fuso) è uscito, e si è riposizionato da qualche parte all’esterno del reattore. Le immagini, purtroppo, non rivelano dove sia finito. La TEPCO dichiara, nel medesimo documento, che lo cercherà con robot avanzati.

Un monitor radiazioni immortalato da un fotografo, nei pressi di una casa danneggiata, a circa 18 km (11 miglia) dalla centrale nucleare.

Un monitor radiazioni immortalato da un fotografo, nei pressi di una casa danneggiata, a circa 18 km (11 miglia) dalla centrale nucleare.

Perché è così importante sapere dove si trova questo materiale colato? Perché quando vi è la fusione del nocciolo del reattore, niente può fermarlo. Inoltre, qualora il nocciolo fuso raggiungesse la falda acquifera sotterranea, esploderebbe nell’atmosfera, creando una nuvola radioattiva che ucciderebbe tutti nell’intorno.

A questo punto è probabile che le autorità dovranno rivedere “un’altra volta” l’elenco e la quantità di isotopi prodotti da questa centrale, a partire dall’incidente del 3 marzo 2011. Una misura che, a quanto risulta dalle diverse comunicazioni, è stata rettificata più e più volte.

Nel frattempo il primo ministro Abe continua a sostenere che a Fukushima la situazione è “sotto controllo”, e che tutto è sicuro.

Come può esserlo, se mancano all’appello i nuclei di tre centrali nucleari?


Marco Spedaletti

Informazioni su spotlessmind1975

Progettista, analista e sviluppatore, ho ideato e gestito soluzioni innovative per clienti di primaria importanza, privati e istituzionali, utilizzando diverse tecniche e linguaggi di programmazione. Attualmente sono consulente per la stesura di offerte tecniche mirate, e libero professionista orientato alla soluzione di problemi attraverso l’utilizzo dei computer (Software Problem Solver).