Io ne ho viste cose… in “ET”! 1


Se non c’è niente da vedere in TV di nuovo ben venga la visione di un classico. E cosa c’è di più classico di ET, che la televisione dell’ex-cavaliere ha mandato in onda proprio questa sera? Giusto Guerre Stellari… ma la citazione della seconda pellicola non è casuale! Infatti ET nasconde un vero e proprio cameo di una galassia lontana lontana.

Per quei tre lettori desiderosi di conoscere la scoperta, non li tedierò più di tanto con la trama del film. In fondo, saranno stati bambini anche loro e anche per loro sono scese lacrime amare al termine della proiezione della pellicola, quando i loro genitori li hanno portati a vedere questo film.

Ecco, questa è la parte che è riuscita ad uscire nelle sale peché, all'epoca, non esisteva ancora il MOIGE...

Ecco, questa è la parte che è riuscita ad uscire nelle sale perché, all’epoca, non esisteva ancora il MOIGE…

Era un film per bambini, giusto? Il pupazzo a forma di alieno, i bimbi e tutto il resto… e invece i vostri genitori, insieme a voi, scoprono che si tratta di un film profondo e ruvido, di quelli dove i grandi sembrano fare la figura dei cattivi e i bambini quella dei buoni, e che dovranno passare trent’anni e una nuova proiezione per capire che no, la parte che assomiglia a ER non è un tentativo di uccidere il nostro beniamino ma solo un tentativo di salvargli la pellaccia ruvida e grigiastra.

I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta.

” I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano a spiegargli tutto ogni volta. “

Del resto, si sa: per i bambini il mondo è diviso tra buoni e cattivi, ovvero tra bambini e adulti. Stephen King ha fatto milioni con questo, ma come diceva bene Michael Ende, “questa è un’altra storia e si dovrà raccontare un’altra volta”.

Dicevamo, arriva la scena di Halloween, e cosa c’è di meglio di nascondere l’extraterrestre sotto un telo, e farlo passare per un fantasma? Niente, e infatti i protagonisti fanno proprio questo. Lo nascondono e lo fanno partecipare alla festa in maschera.

"... uh - oh ..."

“… uh – oh …”

Mentre il pupazzo “made in Italy” (e complimenti a Rambaldi!) zampetta agile come un attaccapanni alto settanta centimetri, ecco che i nostri incrociano un cosplay di Yoda. Sì, Yoda, il mentore di Luke Skywalker nonché uno dei saggi che sedeva nel consiglio dei Jedi.

"... casa .... casa ..."

“… casa …. casa …”

Ora, di per sé questo cameo potrebbe essere un semplice omaggio di Spielberg a Lucas… se non fosse che l’alieno si gira e comincia a ripetere la litania “… casa … casa….” come se quello fosse un personaggio effettivamente esistente nel suo universo, che non è quello di Star Wars ma è il nostro, narrativamente parlando. Voi direte “e allora? questo non vuol dire nulla! In fondo, in Star Wars non c’è ET, giusto?”

Anche ET ha un seggio in parlamento!

Anche ET ha un seggio in parlamento!

Sbagliato! Perché non solo ET (o, meglio, la sua specie) esiste nell’universo di Guerre Stellari, ma addirittura ha un seggio nel parlamento della Repubblica, quella struttura che c’era prima che quell’antipaticone di Darth Sidious si mettesse in testa che il titolo di imperatore suonava meglio.

"... wow, un grillo parlante intergalattico!"

“… wow, un grillo parlante intergalattico!”

Riguardo invece all’angolino del nerd, un piccolo techamarcord. Chi si ricorda del Grillo Parlante? Prodotto dalla Texas Instruments (sic!) e distribuito dalla Clementoni, oggi non è più in produzione ma è stato un sogno di moltissimi di coloro che erano bambini in quell’epoca. Ti stringe il cuore vederlo tutto smontato, e trasformato in un telefono satellitare. Del resto, ormai ET aveva imparato a parlare, no? Quindi tanto valeva riciclarlo.


Marco Spedaletti

Informazioni su spotlessmind1975

Progettista, analista e sviluppatore, ho ideato e gestito soluzioni innovative per clienti di primaria importanza, privati e istituzionali, utilizzando diverse tecniche e linguaggi di programmazione. Attualmente sono consulente per la stesura di offerte tecniche mirate, e libero professionista orientato alla soluzione di problemi attraverso l’utilizzo dei computer (Software Problem Solver).