Un Universo stazionario è possibile


Spesso si sente dire che l’Universo è nato con il Big Bang e che non ha senso interrogarsi su cosa ci fosse “prima” di tale evento, perché non vi era il concetto di tempo. Da dove proviene tutta la materia che è stata espulsa dal Big Bang a formare l’Universo? Era pre-esistente?

campo_gravitazionale

Facciamo un piccolo sforzo di immaginazione e proviamo a pensare se può esistere spazio senza materia. In realtà, lo spazio è definito dalla presenza di materia e non il contrario. A tale conclusione si arriva se si accetta la Teoria della Relatività Generale, secondo la quale lo spazio-tempo si deforma (si espande, si contrae) proprio in presenza di masse più o meno grandi.

È il cosiddetto concetto di campo (gravitazionale).

Quindi ora proviamo a immaginare che il Big Bang non sia stato altro che un buco bianco, e che l’Universo in cui ci troviamo ora si trovi “all’interno” di un buco nero che continua ad accumulare materia “dall’altro lato” e, così facendo, introduce una continua distorsione espansiva dello spazio tempo da “questo lato”.

[uso le virgolette per sottolineare l’inadeguatezza dei termini]

white_hole

La Teoria della Relatività Generale di Einstein afferma che nel momento in cui vi è sufficiente massa, questa collassa fino a formare un buco nero, cioè un punto di singolarità gravitazionale. Si chiama singolarità perché in quel punto alcune variabili non possono essere misurate o definite.

Se però si prende in considerazione la Teoria di Einstein–Cartan, nonché la sua evoluzione conosciuta con il nome di Teoria Einstein–Cartan–Sciama–Kibble, si scopre che vi sono delle interazioni a livello fisico che impediscono la formazione di tali discontinuità — che, in effetti, sono di natura puramente matematico/teorica e non collegate a variabili fisiche.

Quindi il collasso della materia che avviene dall’altro lato dell’orizzonte degli eventi raggiunge sì una densità enorme ma tuttavia rimane finita e quindi, in un certo senso, si può immaginare che “rimbalzi” simmetricamente rispetto al tempo, formando quello che si chiama ponte di Einstein-Rosen (anche detto wormhole).

white_hole2

Dall’altra parte del ponte si forma, nel medesimo “istante” in cui si forma il buco nero, un’altra “entità” che prende il nome di buco bianco e che procede in senso inverso rispetto al buco nero. Se quindi il buco nero tende a condensare materia, il buco bianco tende ad espandersi indefinitivamente, e questo proprio a causa del continuo accumularsi di materia nel buco nero che determina una continua distorsione nel continuum spazio tempo nell’Universo indotto dal buco nero (dove invece ha avuto inizio il buco bianco).

Questo spiega sia perché l’Universo si sta espandendo, sia perché tale espansione accelera: si tratta dell’effetto dell’accumulo di materia nel buco nero che comporta un comportamento non lineare nella distorsione dello spazio tempo (quindi: velocità di espansione non costante).

oscillatore

Ora, se la freccia del tempo si inverte, l’intero processo buchi neri – buchi bianchi è un immenso oscillatore che, nel passare da un tipo di Universo all’altro, ripristina il livello di entropia necessario a garantire che il moto sia (nel complesso) perpetuo.

Del resto, per come abbiamo esordito, è la materia a creare lo spazio e quindi l’esistenza eterna della materia è condizione sufficiente a spiegare l’Universo attuale. Con tutto il Big Bang.

A margine, vorrei segnalare che questa spiegazione è autoconsistente e completa, non avendo bisogno di introdurre altri enti (quali l’energia oscura o la materia oscura), in quanto è derivata dalla semplice applicazione di un modello fisico (la Teoria della Relatività Generale di Einstein nella formulazione di Cartan) già convalidato da numerose prove empiriche.


Marco Spedaletti

Informazioni su spotlessmind1975

Progettista, analista e sviluppatore, ho ideato e gestito soluzioni innovative per clienti di primaria importanza, privati e istituzionali, utilizzando diverse tecniche e linguaggi di programmazione. Attualmente sono consulente per la stesura di offerte tecniche mirate, e libero professionista orientato alla soluzione di problemi attraverso l’utilizzo dei computer (Software Problem Solver).