La velocità dell’impermanenza 2


Se avete voglia di passare una serata romantica e nostalgica, non c’è niente di meglio che farsi trasportare dalle immagini di un mediometraggio di Makoto Shinkai: si tratta di 5 cm al secondo.

... a volte la distanza rende distanti i rapporti umani più prossimi a noi...

… a volte la distanza rende distanti i rapporti umani più prossimi a noi…

I cinque centimetri sono la velocità a cui, si dice, scendano giù i petali dei sakura, dei fiori di ciliegio. Nella cultura giapponese rappresentano l’impermanenza di tutto ciò che è bello e prezioso, perché si può misurare solo quando cade giù e sparisce.

La storia è abbastanza lineare, anche se suddivisa in tre episodi di lunghezza diversa e che raccontano tre diverse età del protagonista, Takaki.

La strada che separa i due protagonisti del primo episodio non è solo geografica: anche in un paese con i servizi pubblici efficienti come il Giappone, il viaggio da un capo all'altro può diventare lungo e impegnativo!

La strada che separa i due protagonisti del primo episodio non è solo geografica: anche in un paese con i servizi pubblici efficienti come il Giappone, il viaggio da un capo all’altro può diventare lungo e impegnativo!

Nel primo questi e Akari frequentano la medesima scuola elementare, e si innamorano tra i banchi di scuola. Trascorrono molte giornate insieme, a Tokyo, finché il trasferimento dei genitori di lei a Tochigi non li obbliga a separarsi. I due cercano di tenersi in contatto e continuano a scriversi lettere. Si incontrano un’ultima volta, prima che anche lui si trasferisca a Kagoshima.

Che flashback! La stazione di Shinjuku!!

Che flashback! La stazione di Shinjuku!!

Nonostante siano passati ormai anni dal distacco (e dal primo episodio del mediometraggio), Takaki sente ancora il ricordo dell’amica e una parte di lei continua ad occupare i suoi sogni e i suoi pensieri, tanto da impedirgli di avere una storia negli altri due episodi.

Sono tre episodi ma anche età ed esperienze diverse. Ciò che accomuna gli ultimi due è l’idealizzazione del primo amore da parte del protagonista, che praticamente diventa quasi un’ossessione, che gli impedisce di entrare in contatto con la realtà che lo circonda.

Non c'è niente che rappresenti meglio l'amore che l'impegno a farsi trovare anche quando l'altro non se lo aspetta più!

Non c’è niente che rappresenti meglio l’amore che l’impegno a farsi trovare anche quando l’altro non se lo aspetta più!

Quello che veramente colpisce è la ricchezza di dettagli dei fondali. Sono vere e proprie opere d’arte, che valgono da sole la visione del film. Per esempio, alcune scene all’interno delle stazioni di Shinjuku sono così ben fatte che mi hanno fatto avere dei flashback del mio viaggio in Giappone.

Dal punto di vista della trama, la visione di questo film porta a una conclusione chiara: che si tratti di un petalo di ciliegio o di un amore, rimane solo il ricordo di quello che è stato.

Non c'è spazio nei sentimenti del presente per chi ha lasciato il cuore nel passato.

Non c’è spazio nei sentimenti del presente per chi ha lasciato il cuore nel passato.

Si può decidere di andare avanti e seguire la propria felicità attraverso le stagioni della vita. Oppure si può cercare di rimanere aggrappati al passato, guardare indietro per cercare ciò che abbiamo lasciato alle spalle.

Tuttavia, ci accorgeremmo presto che non c’è più nulla ad aspettarci.

Che molte cose sono cambiate.

Che non possiamo obbligare ad un “fermo immagine” i luoghi e le persone.

In ogni donna che incontrerà, cercherà un passato che non tornerà.

In ogni donna che incontrerà, cercherà un passato che non tornerà.

Non dobbiamo, però, dolerci di questa impermanenza: ci insegna a non rimanere attaccati al passato, a cercare al contrario di costruire il migliore dei futuri possibili: come? Attraverso il pieno e completo utilizzo del presente, che ora sappiamo essere l’unica cosa a cui davvero bisogna attaccarsi.


Marco Spedaletti

Informazioni su spotlessmind1975

Progettista, analista e sviluppatore, ho ideato e gestito soluzioni innovative per clienti di primaria importanza, privati e istituzionali, utilizzando diverse tecniche e linguaggi di programmazione. Attualmente sono consulente per la stesura di offerte tecniche mirate, e libero professionista orientato alla soluzione di problemi attraverso l’utilizzo dei computer (Software Problem Solver).