L’arte di fare i soldi (con l’arte) 5


Vedi in rete un prodotto che ancora non esiste, e se ti piace lo pre-acquisti. Se si raggiunge la cifra sufficiente, parte la produzione. Si tratta del crowdfunding, anche detto “finanziamento collettivo”, una pratica di micro-finanziamento dal basso. In Italia è una realtà, peraltro, ostacolata dallo Stato… però può essere utile saperne qualcosa di più.

Quello che a me serve, e penso che serva a tutti gli artisti che si muovono in questo articolato campo in via individuale, è l’accesso al finanziamento. Qualcosa che permetta di mettere insieme il pranzo con la cena mentre si è immersi nella fase creativa, che di solito è un processo molto impegnativo e complementare rispetto a un impiego classico.

 non è possibile investire su progetti Kickstarter per trarne un guadagno in denaro, ma solo supportare un progetto in cambio di una ricompensa materiale o un'esperienza unica, tipo dei gadget personalizzati

non è possibile investire su progetti Kickstarter per trarne un guadagno in denaro, ma solo supportare un progetto in cambio di una ricompensa materiale o un’esperienza unica, tipo dei gadget personalizzati

Intanto approfondite bene il tema andandovi a leggere la pagina su Wikipedia. Nella mia personale ricerca ne ho incontrati diversi, tutti di madrelingua inglese.

Kickstarter, ad esempio, è un sito web di crowdfunding per progetti creativi, che finanzia diversi tipi di imprese, tra cui film indipendenti, musica, spettacoli teatrali, fumetti, giornalismo, videogame.

Studiandomi bene le regole, ho capito è che non è possibile investire su progetti Kickstarter per trarne un guadagno in denaro, ma solo supportare un progetto in cambio di una ricompensa materiale o un’esperienza unica, tipo dei gadget personalizzati.

perché il progetto decolli, è obbligatorio che la banca entri con il 5%. Quindi l’intero meccanismo rimane nelle mani, nel controllo della banca. Ma c’è un altro ostacolo che sta dentro la legge, ed è stato messo da Corrado Passera quando era ministro dello sviluppo, che ha stabilito che la vendita di quote attraverso internet è possibile soltanto per le start up tecnologiche. Se uno fa infissi o piastrelle, non lo può fare

perché il progetto decolli, è obbligatorio che la banca entri con il 5%. Quindi l’intero meccanismo rimane nelle mani, nel controllo della banca. Ma c’è un altro ostacolo […] la vendita di quote attraverso internet è possibile soltanto per le start up tecnologiche. Se uno fa infissi o piastrelle, non lo può fare.

In Italia, purtroppo, la cosa è ancora molto indietro *.

Complice anche la legge, che non aiuta chi vuole fare raccolta di fondi presso il pubblico.

Un recente servizio su Report (qui trascritto) spiega bene perché.

Eppela si pone come intermediario e valutatore di progetti come un finanziatore tradizionale.

Eppela si pone come intermediario e valutatore di progetti come un finanziatore tradizionale.

In pratica, se andate in giro sulle piattaforme italiane sembra che il crowdfunding sia sinonimo di raccolta fondi, e nessuno permette di finanziare opere d’arte come libri, film o videogiochi.

Inoltre, alcune (come Eppela) si pone come intermediario e valutatore di progetti come un finanziatore tradizionale, cosa che Kickstarter non fa (o almeno così sembra).

Il più vicino, in lingua italiana anche se non son sicuro che sia italiano, è Kapipal, ma in questo caso sembra un intermediario tecnico per l’utilizzo di PayPal come raccolta fondi.

La necessità di disporre di una "categoria specifica" nasce dalla necessità di far capire la natura del progetto.

La necessità di disporre di una “categoria specifica” nasce dalla necessità di far capire la natura del progetto.

Per quello che riguarda le mie competenze e i miei interessi, mi sono interessato a questo canale di finanziamento per comprendere quanti margini si potrebbero avere per la creazione di un videogioco. 

A seconda di come il videogioco sarà realizzato, poi, dei suoi meccanismi e della politica di gioco, potrà assomigliare più al finanziamento di un film piuttosto che al finanziamento di un gioco da tavolo.

La necessità di disporre di una “categoria specifica” (che al momento è assente su tutte le piattaforme italiane) nasce dalla necessità di far capire a chi finanzia la natura del progetto stesso, in maniera del tutto trasparente.

I costi, in questo caso, non sono facilmente preventivabili.

I costi, in questo caso, non sono facilmente preventivabili.

I costi, in questo caso, non sono facilmente preventivabili — come accade con le spese impreviste durante le riprese di una pellicola, per esempio ripetendo scene venute male in fase di montaggio del giornaliero. Il “gadget” in un videogioco implica spese aggiuntive, perché per sua natura un videogioco è “software” quindi immateriale.

Vorrei, insomma, trovare un sito che consenta la creazione di un videogioco in crowdfunding senza che il finanziamento di un progetto si trasformi, ispo facto, nella costituzione di una società distribuita: Kickstarter, da questo punto di vista, è ideale ed è per questo che ne cercavo un emulo in Italia… purtroppo ancora non l’ho trovato!

Si chiama "L’era dei Robot", ed è un progetto tutto made in italy di Marco Paracchini e Pierfrancesco Stenti

Si chiama L’Era dei Robot, ed è un progetto tutto made in italy di Marco Paracchini e Pierfrancesco Stenti.

* … intanto, c’è qualcuno che ci sta già provando!

Si chiama L’Era dei Robot ed è (anzi, sarà!) una light-novel tutta a colori, un romanzo con numerose illustrazioni, composta da due racconti di fantascienza: un libro che vuole essere insieme un tributo agli autori di fantascienza e all’animazione nipponica… che ne dite, proviamo a sostenerlo?


Marco Spedaletti

Informazioni su spotlessmind1975

Progettista, analista e sviluppatore, ho ideato e gestito soluzioni innovative per clienti di primaria importanza, privati e istituzionali, utilizzando diverse tecniche e linguaggi di programmazione. Attualmente sono consulente per la stesura di offerte tecniche mirate, e libero professionista orientato alla soluzione di problemi attraverso l’utilizzo dei computer (Software Problem Solver).