Non so se vi è mai capitato di ripensare al periodo in cui eravate bambini, o alla vostra adolescenza. Se, come me, siete nati a cavallo tra gli anni ’70 e gli anni ’80, vi sarà capitato di essere spettatori di quelle opere che oggi prendono il nome di anime, ma che all’epoca venivano chiamati “cartoni animati giapponesi”. Se poi vi parlassi del gettone telefonico, di una matita e di un’audiocassetta, o del gelato “coppa dei campioni” o “coppa rica”, scommetto che vi tornerebbero alla mente scene nostalgiche da lacrimuccia.
Ecco, io oggi vorrei parlare di un nuovo genere audiovisivo, a metà strada tra la parodia e la retrospettiva: si tratta dei ricordi in cinque minuti.
In cosa consistono?
Prendete un tema, un argomento o un’opera degli anni ’70-’80, e meglio se sconosciuta ai più giovani. Descrivetela nel dettaglio, scrivendo due o tre pagine di prosa critica, cercando di fare continui e costanti riferimenti personali alla vostra vita di quei giorni. Raccogliete immagini, spezzoni e disegni dell’epoca. Rintracciate l’audio originale, le sigle dei cartoni animati o i jingle delle pubblicità. Ora, mettete tutto insieme e, con una voce squillante e senza intoppi, leggetela in un microfono mentre le immagini seguono le vostre descrizioni, e caricatela su un canale YouTube, cercando di non superare i cinque minuti… ecco a voi la ricetta per un ricordo in cinque minuti.
Chi sono i pionieri di questo genere?
Io ne ho trovati ben tre: Stefano Piffer, Lilletta Ely e MrMassy81. Ognuno ha uno stile proprio e particolare, ma ognuno ha una sterminata collezione di ricordi, in vari tagli (si va da meno di tre minuti a oltre otto minuti!).
Partiamo da Stefano Piffer e dalla sua piuttosto corposa playlist de La vita negli anni ’80, una raccolta di chicche e ricordi della vita di quegli anni. Perché, parliamoci chiaro: all’epoca con cinquecento lire passavi un intero pomeriggio in sala giochi, e diecimila lire erano un capitale quando per un gelato ne spendevi centocinquanta e per un pacchetto di figurine meno della metà. Non c’erano videogiochi come adesso ma, al massimo, “Pong” o “Space Invaders”… però con due biglie si passavano dei pomeriggi interi mentre il “mondo reale” era là sullo sfondo. Che dire, poi, del Commodore 64? Ecco, se vi piace approfondire, quella è una bella playlist.
Ma se davvero volete divertirvi provate a vedere (e ascoltare) i riassunti dei cartoni animati dell’epoca (qui, qui e qui). Non c’è che l’imbarazzo della scelta. I cartoni degli anni ’80 (e anche un po’ anni ’90…) in pochi minuti, raccontati in chiave ironica e tanta passione.
Continuiamo poi con Lilletta Ely, quest’ultima più specializzata nei riassunti dei cartoni animati e dei telefilm. A differenza dell’autore precedente, questa autrice dalla voce limpida è leggermente meno ironica ma, di contro, più ricercata. Nel suo canale troviamo contenuti particolari, e tra questi vanno ricordate le collaborazioni con alti artisti, non ultimo il già citato Stefano Piffer.
Arriviamo, infine, a MrMassy81 e ai suoi riassunti di anime e film. In realtà, questo autore è decisamente più impegnato e non sono rari dei video in cui parla di tematiche piuttosto interessanti, come quelle sul copyright o sulla politica.
Insomma, è davvero un genere interessante… e vi lascio una “chicca”: